L’uomo, cantami, dea, l’eroe dal lungo viaggio, colui che errò per tanto tempo dopo che distrusse la città sacra di Ilio. Vide molti paesi, conobbe molti uomini, soffrì molti dolori, nell’animo, sul mare, lottando per salvare la vita a sé, il ritorno ai suoi compagni.

(Omero, Odissea. Incipit.)

Fino Alla Fine Del Mare


“Fino alla fine del mare” è un viaggio figurativo e metaforico composto da immagini a colori dei frammenti degli scafi nel cimitero delle barche di Lampedusa, stampate in alta definizione direttamente su pezzi di legno delle barche stesse. Il viaggio racconta di Lampedusa, un’isola a sud della Sicilia simbolo di contraddizioni e di sofferenza ma anche di approdi e di speranza. Centro del Mediterraneo, Lampedusa è la terra di passaggio della contemporaneità ed è, come nel viaggio di Ulisse, il viaggio che rappresenta tutta l’Umanità. Una Umanità in continuo cambiamento, in continuo movimento. Una Umanità in cerca di una nuova, dovuta opportunità.

“Fino alla fine del mare” racconta, attraverso forme e cromatismi, l’errare dell’uomo, in una serie di immagini stampate su legno. Il legno è il materiale simbolo di questo movimento, di questo viaggio, il traghettamento verso un’altra dimensione, verso una seconda occasione. Dai versi di Omero sono state estratte le sei parole chiave del lavoro:

Il Viaggio, L’Isola, Il Legame, La Lotta, La Salvezza, Il Ritorno

Per ogni parola chiave sono state scelte cinque immagini che, attraverso il cromatismo, raccontano la storia del viandante. Una modalità di utilizzo della fotografia molto originale che mostra il modo in cui, utilizzando il colore e la forma, la fotografia regala sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla nostra memoria. Il risultato è un’archeologia visuale che attinge dal nostro presente e dal nostro passato raccontando il nostro contemporaneo.


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BIO


Nato a Milano nel 1981, si laurea nel 2005 in Economia Aziendale e lavora per anni come responsabile marketing in diverse aziende multinazionali approdando nel 2012 a Roma.

In questi anni studia fotografia con grandi fotografi internazionali con i quali ha modo di sperimentare e di confrontarsi.

Nel percorso formativo ha esposto i suoi lavori a Roma al Museo di Roma in Trastevere e a Palazzo Valentini con un importante progetto su Gerusalemme. Nel 2010 vince il prestigioso quarto posto al concorso del National Geographic.

Nel 2016, con il progetto “Fino alla Fine Del Mare” dedicato al tema della migrazione con soggetto i barconi dell’isola di Lampedusa espone in diversi musei, gallerie e fiere interazionali tra cui: MIA Photo Fari — Milano; Fotofever Paris Photo— Parigi; Palazzo Velli Expò — Roma; Les rencontres de la photographie — Arles; Festival Con_vivere — Carrara; PAN – Napoli; Paratissima — Torino, Atelier Photo —Ginevra, Galleria Breda— Padova.

Nel 2017 espone durante la Biennale d’arte di Venezia presso Galleria Accorsi in San Stae e sulla barca di Pier Paolo Pasolini, Edipo Re, presso l’Arsenale di Venezia e durante il Festival del Cinema ottenendo una grande visibilità internazionale.

Le sue fotografie sono attualmente presenti in alcune gallerie in Italia e all’estero e fanno parte di importanti collezioni private.

www.jacopodicera.it



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Parte del ricavato delle opere è devoluto ai progetti  Informazione e Sensibilizzazione” e “Minori in transito”. 


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